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È l’allattamento al seno il problema?

Un tenero e dolce momento di allattamento.
Una mamma allatta al seno il suo neonato, garantendogli il nutrimento migliore
Una mamma allatta al seno il suo neonato, garantendogli il nutrimento migliore

È davvero l’allattamento al seno il problema di molte mamme? Valentina Persia, artista che apprezzo moltissimo, ha rilasciato un’intervista al programma televisivo Rai ‘Vieni da me’, condotto da Caterina Balivo. Intervista poi ripresa da quotidiani e riviste varie. Tra gli altri affrontati quelli della maternità e dell’allattamento al seno. Lei si è aperta come molte mamme non riescono a fare, forse per paura, e ha raccontato tutte le sue difficoltà di mamma single. Ha voluto, cercato, avuto quei due gemelli che però, una volta tra le sue braccia, erano degli sconosciuti.

 

Quando nasce una mamma

E così è, in effetti. Quando nasce un figlio, come si dice spesso ma forse non si capisce fino in fondo, nasce anche una mamma. Nasce un papà, anche se nel caso di Valentina Persia diciamo che non c’è, e nasce comunque una famiglia. Ma quegli esserini che arrivano nella tua vita, che crescono dentro di te come alieni e poi li vedi lì, come piccoli mostriciattoli che hai creato tu con tutta te stessa, a volte faticano a diventare immediatamente amore.

 

La stanchezza di una neomamma

Sempre più spesso le mamme sono sole e abbandonate, costrette a tornare a lavorare prima possibile, costrette a sentirsi in colpa se non lo fanno. Licenziate magari perché non riusciranno più a mantenere l’impegno lavorativo. E comunque sole e stanche. Tanto stanche. Valentina Persia era stanca. E ammette che solo dopo aver portato i gemelli al nido, quando avevano otto mesi, ha potuto fare una doccia con calma, fare una passeggiata e soprattutto una bella dormita.

 

Smettere di allattare è davvero la soluzione?

Ha detto di aver risolto grazie alla sua pediatra che le ha consigliato di smettere di allattare al seno. Potendo delegare, lei ha trovato un po’ più di spazio per se stessa. Ma la domanda da porsi è: davvero il problema è l’allattamento al seno? Certo che nel caso dei gemelli è ancora più difficile, è vero che i primi mesi sono più faticosi e l’allattamento magari non si è avviato del tutto e nel modo migliore. È vero che se sei sola spesso non hai modo né tempo, i primi tempi, nemmeno di farti qualcosa da mangiare né farti una doccia. Tutto vero.

 

Sempre colpa dell’allattamento

Dorme nel lettone e non dorme da solo? Colpa dell’allattamento! Quando invece molti bimbi vogliono comunque dormire con mamma e papà, pur non essendo allattati al seno. Non riesci a fare niente da quando è nato tuo figlio? Smetti di allattare al seno così il latte glielo dà qualcun altro.

Ma, diciamolo, molti problemi in allattamento, se ci sono, sono dovuti alla mancanza di informazione, alla mancanza di sostegno fisico e morale.

 

Madonna Litta, Leonardo Da Vinci. Allattare in chiesa si può, anche la Madonna allattava Gesù
Madonna Litta, Leonardo Da Vinci. Allattare in chiesa si può, anche la Madonna allattava Gesù

 

Allattare in chiesa

A me è capitato di recente di allattare in chiesa, durante una celebrazione importante, con tanto di schiera di dieci preti e un Cardinale. Beh, i preti non avevano nulla da dire ma qualche ‘fedele’ sì. Mi volevano addirittura cacciare via dalla chiesa perché tutto ciò disturbava. Disturba chi è disturbato di suo, mi viene da dire. Mi accompagnava “gentilmente” fuori dalla chiesa con le mani. Alla fine della celebrazione ho chiesto a tutti i sacerdoti presenti se quello fosse davvero un problema. Per fortuna, almeno da loro e pure dal Cardinale, la risposta è stata: “si può fare, certo che si può fare. È la cosa più naturale del mondo e anche la Madonna avrà allattato Gesù, no?”.

 

Allattamento sì, allattamento no

Invece in genere si colpevolizza l’allattamento. Non ci deve e non ci può essere accanimento né in un senso né nell’altro. Ma se si può, l’allattamento è sempre preferibile. E anche, come consiglia l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), fino almeno ai due anni della bimba o del bimbo. E comunque fino a quando mamme e figlio lo vorranno.

 

Latte artificiale per tutti

Persino nel programma di un partito politico, Fratelli D’Italia, in occasione delle ultime elezioni europee, per quanto mi trovasse d’accordo su certi punti, mi ha lasciato basita alla voce: “Latte artificiale per tutti”. Questa è tutto tranne che la doverosa e necessaria promozione all’allattamento che ci servirebbe. E negli ospedali stessi, avete visto quel librettino che consegnano il giorno delle dimissioni con tutte le indicazioni da seguire, i consigli e le direttive? Beh, c’era qualche riferimento all’allattamento al seno? No, se non raro, vago e mai approndito.

 

Più sostegno alle neomamme

Se ad ogni bimbo che nasce viene accostata la figura dell’ostetrica e della pediatra, perché ogni mamma che nasce non viene affidata per prassi ad una figura di riferimento competente ed esperta che possa aiutare, sostenere e informare come una consulente professionale in allattamento IBCLC? Le uniche certificate e davvero utili. Perché la neomamma non viene affidata anche ad un sostegno psicologico adeguato? Potrebbe averne bisogno. Una volta come facevano? Una volta chissà come stavano le mamme!? Non lo sappiamo come si sentivano davvero perché tanto non è contasse poi tanto il loro parere nella società! E poi è la cultura odierna che vede la donna per forza una business woman, una mamma che deve sapere fare sempre tutto, multitasking ai limiti dell’impossibile.

 

Non è sempre rose e fiori

La cultura odierna, la politica, le Istituzioni…nessuno aiuta le neomamme se non consigliando direttamente e semplicemente il biberon. Nel caso di Valentina Persia probabilmente la pediatra ha fatto bene perché il sostegno a quell’artista-madre era già manco fin lì. E lei si è ritrovata sola, stanca e spaventata da una realtà nuova e così grande come quella della maternità. Non è sempre ciondolini e corredino, ammettiamolo. Ma la colpa non può essere dell’allattamento. Ammettiamo anche questo!

 

Pediatri ignoranti in allattamento

La pediatra che segue mia figlia, bravissima per tutto il resto, sull’allattamento dimostra ignoranza come tanti altri pediatri. Mi ha sempre detto: “Ma chi te lo fa fare? Dalle il biberon?”. E perché mai? Per farti fare le vacanze che ti regalano se promuovi una marca o un’altra di latte artificiale? È questo che vogliamo per i nostri figli? Questa cecità voluta per mera convenienza? A discapito della stessa salute dei nostri figli?

 

Un tenero e dolce momento di allattamento.
Un tenero e dolce momento di allattamento.

 

La mia consulente IBCLC Grazia De Fiore

Io sarò per sempre grata alla consulente IBCLC di Catania, Grazia De Fiore, che ha salvato il mio allattamento. Mi ha sostenuta, informata, aiutata in tutti i modi possibili. Ma senza di lei anche io avrei abbandonato il percorso dell’allattamento al seno cedendo al biberon, anche se non era necessario. Sola, troppo sola; stanca, troppo stanca; inesperta, troppo inesperta. Mamma appena nata in cerca di informazioni che spesso si trovano ma sbagliate e piene di falsi miti. Solo una figura professionale come quella di Grazia, può aiutare. Lei ha scritto una lettera a Valentina Persia e, con la sua solita calma e diplomazia piena di amore per le mamme e per i bimbi, ha anche fatto i complimenti all’artista per aver vinto e superato questi momenti difficili.

Ci vorrebbe una Grazia per ogni mamma. Il mondo sarebbe diverso. E sarebbe di certo migliore.

Donatella Briganti

 

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