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Si può scrivere un libro senza averne mai letto uno?

Qualcuno dice: “Oggi chiunque scrive libri!” e forse è vero. Qualcuno si chiede e mi chiede anche: “Ma si può scrivere un libro senza averne mai letto uno?”. La risposta, molto facile e diretta, è: assolutamente no.  A meno che…

pila di libri con una tazza di thesopra

Libri da leggere e da scrivere

La lettura è come una gravidanza, la scrittura come un parto

Non può esistere scrittura senza lettura, non puoi scrivere se non leggi, non puoi sapere cosa e come mettere due parole in croce se non hai mai letto una pagina.

A parte che per una questione stilistica, grammaticale, ortografica (che non è cosa da poco!), è anche per una questione di contenuti.

La lettura è come una gravidanza, la scrittura come un parto. Nella lettura cresci dentro e cresce dentro di te sempre un altro essere umano che è sangue del tuo sangue, ma più ricco, più aperto, più libero.

Con la scrittura tiri fuori ciò che con la lettura hai maturato dentro di te.

Così, dopo aver sentito un cuore battere e crescere da dentro, vicino al tuo, gli doni la vita e lo lasci andare, condividendolo con il mondo intero.

Se non nasce dentro, se non cresce, se non matura…non può venir fuori, non può nascere anche fuori da te.

mani che scrivono con accanto un tablet

Scrivere un libro senza leggere? Solo con un valido aiuto

Leggere

Leggere ti fa viaggiare stando fermo, ti informa su ciò che non avresti forse mai saputo altrimenti, ti fa riflettere, ti dà il tempo di elaborare un concetto che altrove avresti perso strada facendo, ti fa immaginare, stimola la tua fantasia, ti aliena se ti vuoi alienare, ti fa essere presente se è quello che vuoi fare.

Quando leggi, entri in un altro mondo e scegli di interpretare quelle parole anche un po’ a modo tuo. Ogni storia letta diventa anche un po’ tua. Ogni tua storia che scrivi poi sarà un po’ anche degli altri.

scrivere

Scrivere ti permette di dire la tua, di vedere il mondo come lo vuoi vedere, di sognare come nessuno ha fatto mai prima di te. Ti proietta dove vuoi. Scrivendo puoi essere chi vuoi, ritrovando sempre un po’ di più te stesso. Perché a volte solo tirando fuori qualcosa, quel qualcosa diventa reale. Solo scrivendo, a volte, ci si può rendere conto di ciò che nella mente sembrava volare via nell’inesistenza più assoluta o nel nebuloso mondo del dubbio.

Proprio come quando hai il tuo bimbo dentro di te ma finché non lo vedi quasi non ci credi che c’è.

La scrittura è così: come vedere laddove non vedevamo prima ma che c’era e cresceva dentro attraverso la lettura.

Per questo lettura e scrittura sono due facce della stessa medaglia, due modi diversi per crescere sempre con la stessa costanza.

Come si potrebbe, allora, scrivere un libro senza averne letto uno?

Impossibile! Per la forma e per il contenuto.

Cosa potrebbe venirne fuori? Non di certo un libro di qualità. Forse un’idea interessante nata da chissà quale esperienza di vita. Ma come la si potrebbe mettere nero su bianco?

mani che scrivono su una macchina da scrivere

La scrittura è un’arte che non può esistere senza la lettura

tutti oggi scrivono libri

È vero, pare oggi tutti scrivano libri. Ma non tutti effettivamente sono grandi lettori.

E per essere amanti della lettura non è detto che si debbano necessariamente leggere i libri che leggono tutti, i romanzi più famosi, i nomi più pubblicizzati e promossi. Ognuno può e deve leggere ciò che più ama e ritiene utile o interessante. Siamo tutti diversi e ogni libro può avere la sua nobile finalità.

Ma se non si legge nemmeno ciò che piace, non si può scrivere un libro da soli. Ma nemmeno un bigliettino d’auguri originale, o una lettera d’amore, o un messaggio chiaro, o un’email di lavoro efficace.

Allora come fanno tutti a scrivere bestseller?

Forse soltanto con un valido aiuto. Questa potrebbe essere l’unica soluzione: affidarsi ad un editor, ad un ghostwriter, ad un professionista della penna e della scrittura. In fin dei conti, se la storia è valida o la motivazione per divulgarla è molto forte, perché no?!

Est modus in rebus, sentenziò Orazio per dire che vi è una misura in tutto. Il modo per fare le cose si trova, purché trovi la sua giusta misura, la sua giusta moderazione.

Qui l’unica moderazione utile, se non si è mai letto un libro ma se ne vuole scrivere uno è avvalersi dell’aiuto di un professionista della scrittura. Per il resto, conviene iniziare la gravidanza della lettura, magari più avanti si potrà partorire davvero la propria creatura letteraria.

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