Hai presente tutte quelle liti furiose in famiglia per questioni di…eredità?
Ecco, sono sicura che se l’eredità fosse innanzitutto il racconto di famiglia scritto e conservato gelosamente di generazione in generazione, di queste liti ce ne sarebbero molte meno. E la vera eredità avrebbe un valore inestimabile perché riporterebbe alla luce o manterrebbe in vita per sempre storie, personaggi, motivazioni, abitudini…tutto quanto invece va perso con il trascorrere degli anni ed è difficile da ricostruire, da capire.
Ha un significato immenso raccogliere le memorie di nonne, nonni e persone che decidono di scavare nel tempo e ripescare ricordi negli angoli più reconditi della mente.
Sì, ok i soldi, ok i palazzi, le case, i terreni, i gioielli…tutto va bene. Ma ci sono cose che non hanno prezzo e tra queste ci sono proprio i ricordi. Soprattutto se sono ricordi di famiglia. Della tua famiglia, quindi della tua stessa vita.
“Ah, erano altri tempi!”, dicono…diciamo. Perché è vero, tutto scorre, direbbe Eraclito, il filosofo del divenire. Tutto cambia, tutto passa…insomma, la vita dei nostri nonni e dei nostri avi era già molto diversa da quella dei nostri genitori, così come quella dei nostri genitori è stata molto diversa dalla nostra. Anzi, oggi tutto sembra scorrere sempre più velocemente e per questo la vita della mia adolescenza sembra preistoria, se ci penso bene.
I racconti di mia madre e mio padre sulla seconda guerra mondiale? Uhhh, un altro mondo!
Dai ricordi le risposte ai nostri perché
Quando faccio le mie domande “scava-passato” vengono fuori delle cose, ma delle cose…che voi umani…
Man mano che si scava e si rovista tra le situazioni, le azioni, le parole, le immagini che furono si riprendono in mano anche tutte quelle che sono oggi. Con tanto di perché.
Sapere da dove veniamo ci aiuta a capire dove siamo e dove stiamo andando.
Ci aiuta a giustificare certe nostre abitudini, a smontare molte nostre convinzioni sbagliate, a capire molti atteggiamenti.
È un po’ come far pace con noi stessi o, meglio, con ciò che di noi non sapevamo di avere dentro e di essere nel profondo.
Quanta curiosità, a volte, su chi erano nostra madre e nostro padre da giovani! E i nostri nonni! E com’era il nostro paese natìo quando ancora noi non c’eravamo!?
Viene fuori anche un resoconto del contesto storico che portava a certe scelte e a certi comportamenti che oggi ci sembrano assurdi, incomprensibili.
E tutto ci può apparire più chiaro, fuori e dentro di noi.
La vera eredità di famiglia
Nessun libro di storia potrà mai raccontare la tua famiglia e renderti una tale eredità.
A volte da soli non abbiamo il coraggio di rimuovere tutta la polvere che ricopre i ricordi, o semplicemente non riusciamo.
E quando io aiuto a farlo, a scrivere la vera eredità di famiglia fatta di ricordi, aneddoti e segreti…vedo gli occhi di chi è di fronte a me illuminarsi di lacrime, la voce spezzarsi dall’emozione. Vedo la commozione nell’atto di ripulire l’anima più antica, la più vera, quella che c’è là dentro, in fondo.
Per mille motivi ci dimentichiamo di chi siamo. Andare a ritrovare noi stessi tramite i ricordi scritti, è davvero la più grande eredità che si possa ricevere.
Anche noi possiamo lasciare questo prezioso dono ai nostri figli, ai nostri nipoti. Come? Annotando i fatti più importanti della nostra vita, con date, nomi e sensazioni all’interno di un contesto più ampio, che è semplicemente quella che viviamo sulla nostra pelle.
Scriviamo della nostra vita. Scriviamo la nostra eredità più grande. O chiediamo a chi c’è e c’era molto prima di noi di scriverla e lasciarci questo patrimonio immenso.
Se hai nonni, genitori, parenti…chiunque possa raccontarti del suo e del tuo passato, ascolta bene.
Scrivi.
E poi capirai.