Amo e ho sempre amato scrivere. Dopo un diploma linguistico, una laurea (vecchio ordinamento) in Scienze della Comunicazione a ‘La Sapienza’ di Roma, collaborazioni varie con quotidiani e riviste universitarie, ho iniziato a scrivere per i settimanali nazionali più importanti (Oggi, Gente, Diva e Donna, Visto, Vero, Stop…) fino ad ottenere il tesserino da giornalista pubblicista nel 2008. Nel frattempo ho lavorato anche in uffici stampa, redazioni e web tv di vario genere: politici, di spettacolo, di attualità, di gossip, di cronaca nera e rosa. Ho collaborato anche con una casa editrice facendo da editor e addetta stampa. Da quando sono diventata mamma ho iniziato a dedicarmi anche a temi che ruotano intorno alla maternità, all’allattamento e alla conciliazione lavoro-famiglia. Sto sviluppando il ‘Progetto MIA – Mamme Imprenditrici Allattano’ per raccontare su questo sito e poi su un libro, come le mamme riescono a gestire il loro lavoro, la loro azienda, senza trascurare la famiglia, la maternità e l’allattamento.
Da sempre mi appassiona il mondo della comunicazione in tutte le sue sfumature.
Ho sempre amato intervistare, raccontare, scoprire, capire, conoscere nuovi mondi e realtà diverse dalla mia. Mi diverto, seppur con le dovute serietà e professionalità, a scrivere discorsi che altri devono tenere in pubblico, a scrivere e/o correggere bozze di libri, lettere di vario genere, recensioni, e-mail, comunicazioni formali e non, contenuti per siti web e molto altro.
Per questo amo definirmi “l’attrice delle parole“. Entro nel ruolo, mi metto nei panni di chi ha bisogno della mia scrittura e scrivo come vorrebbe scrivere quella persona che si è affidata a me.
Quello della comunicazione è il mio mondo e so che tramite la scrittura, oltre che scoprire, raccontare e commentare il mondo, posso essere utile a chi deve scrivere magari per necessità ma non ama farlo quanto amo farlo io, oppure a chi riesce ma non ha tempo.
Insomma, a chi deve ma non sa farlo o non vuole farlo, oppure a chi vuole o sa farlo ma non può.
L’intervista per me è fondamentale. Così come lo sono le domande perché solo dalle domande giuste arrivano le risposte migliori. La mia intenzione principale è sempre stata ed è, che abbia davanti un personaggio famoso o uno sconosciuto, capire ed entrare in empatia con quella persona scrivendone e poi decodificando nel modo più fedele possibile.
Sono una giornalista ma anche una ghostwriter. Vedo il giornalismo e il ghostwriting come due facce della stessa medaglia.
La base è la stessa: la scrittura. Ci vogliono comunque dedizione, voglia di capire e voglia/capacità di scrivere. Incontrarsi, confrontarsi, documentarsi, approfondire dettagli per fare in modo che il risultato sia quello sperato e perseguito.
Io, da giornalista o da ghostwriter, voglio scrivere…per me e per gli altri. Mi piace essere utile facendo ciò che amo fare.
Cosa distingue il giornalista dal ghostwriter? La firma, ma non solo.
Se dall’idea alla stesura dell’articolo, dell’inchiesta o dell’intervista tutto è farina del mio sacco è giusto che io firmi e mantenga per me i diritti d’autore su quel prodotto e servizio pubblicato: eccomi, sono una giornalista.
Al contrario, se l’idea è tua ma io ti dò una mano ad elaborare, in maniera efficace, ciò che altrimenti tu, vero autore, non potresti, per vari motivi, scrivere…beh, eccomi, sono la tua ghostwriter, l’attrice delle parole: le tue.
Niente di ciò che riguarda la scrittura è possibile senza la lettura, che amo. Per me leggere è riempire il proprio bagaglio culturale per viaggiare leggeri, scrivere è aprire quel bagaglio, indossare le ali e iniziare a volare.