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Blocco dello scrittore? Tre pillole per te #3

Non hai ancora superato quel frustrante blocco dello scrittore? Hai ancora quel foglio bianco davanti a te e non sai che farne?

Hai seguito le mie precedenti pillole?

Se vuoi o devi scrivere ma l’ansia è l’unica cosa che scrive e descrive le tue giornate, ho qui per te altre tre piccole ma utili pillole per te.

Non ti preoccupare, non sei l’unica persona ad avere questo blocco. Anche i migliori scrittori ce l’hanno e ce l’hanno avuto. Ma poi hanno continuato comunque a scrivere con successo.

Macchina da scrivere e lampada davanti a una finestra
Tre pillole utili per superare il blocco dello scrittore

CApita anche ai migliori

Per esempio, Ernest Hemingway, in ‘Festa mobile’ scrive:

“A volte quando stavo cominciando una nuova storia e non sapevo come andare avanti, mi sedevo di fronte al fuoco e spremevo la buccia delle piccole arance sul bordo della fiamma e guardavo lo scoppiettare del blu che facevano. Mi rimettevo in piedi, guardavo oltre i tetti di Parigi e pensavo: «Non preoccuparti. Hai sempre scritto prima e scriverai adesso. Tutto quello che devi fare è scrivere una frase vera. Scrivi la frase più vera che conosci». Così scrivevo una frase vera e poi partivo da qui. Era facile perché c’era sempre una frase vera che conoscevo o che avevo visto o che avevo sentito pronunciare da qualcuno.”

In un articolo pubblicato su «Esquire» nel 1935, invece, offre questo consiglio:

“Il modo migliore è sempre di fermarsi quando stai andando bene e sai cosa succederà dopo. Se lo fai ogni giorno, quando stai scrivendo un romanzo non rimarrai mai bloccato. Questa è la cosa più preziosa che posso dirti, così cerca di ricordartene.”

Queste perle di saggezza sono davvero da tenere a mente per andare avanti nella scrittura e non cedere alla paura di non farcela, all’ansia e alla confusione.

Ognuno può e deve trovare, però, il proprio metodo. Non ci sono metodi che valgono automaticamente per tutti.

Come fanno gli altri a superare il blocco dello scrittore è di certo interessante per avere degli spunti e farli propri.

Per questo voglio darti altre tre pillole utili per superare questo momento di impasse. Pillole già testate da molti, anche da me.

1- Dillo con altre parole

Immagina una persona amica lì davanti a te. Ti sta chiedendo: Cosa vuoi dire? Non trovi le parole giuste? Dillo con altre parole. Dimmelo come ti viene.

C’è sempre un altro modo per dire le cose. Cambia le parole e non fermarti per trovare per forza le parole giuste. Dillo, scrivilo a parole tue! Non con le parole della scrittrice o dello scrittore che vuoi essere o apparire. Spiegalo a questa persona amica senza freni, senza paura di giudizio. Ora, quella persona amica è proprio quel foglio bianco, è quella penna, quella matita, è quel computer. Ogni singolo strumento che hai davanti a te è una persona amica, lì per aiutarti a superare il blocco dello scrittore e arrivare all’ultimo punto con la massima soddisfazione. Confessa ciò che hai dentro. E fallo scrivendolo. Butta giù come ti viene. Poi si aggiusta tutto. Nello stesso momento in cui avrai risposto, a parole tue, a ciò che voleva sapere la tua amica penna, il tuo amico foglio bianco, avrai superato il blocco dello scrittore.

2- Sposta l’appuntamento con il tuo foglio bianco

Quello con un file vuoto è proprio un appuntamento fisso e infruttuoso? Ti siedi davanti a lui sempre alla stessa ora e anche la frustrazione è sempre la stessa?

Hai mai pensato che il problema potrebbe essere proprio quello? Se scrivi sempre la sera tardi, magari sei solo la stanchezza fatta persona e la stanchezza con il blocco dello scrittore vanno a braccetto! O magari ti ci metti all’alba, quando ancora gli occhi non sono del tutto aperti e il cervello ancora non del tutto presente. Cerca di spostare l’appuntamento! Prova, almeno! Che sia sera, mattina, notte o giorno, trova il tuo tempo. Se quell’orario non è il tuo amico di scrittura preferito, cambialo. Solo la famiglia non si può cambiare, gli amici li scegliamo noi!

3- Cambia posto

E se il problema non fosse l’orario in cui scrivi e prendi appuntamento con il foglio bianco o con il file vuoto, ma il posto in cui lo fai?

Magari stai scomodo o la stanza in cui scrivi ti mette tristezza o, al contrario, propone troppe distrazioni. Cambia sedia, cambia postazione, cambia prospettiva. Se puoi, scrivi davanti ad una finestra o dove ci sia un bel panorama. Allarga i tuoi orizzonti, cambia ambiente.

Possono sembrare tutti suggerimenti molto semplici ma a volte sono le cose semplici a cambiarci la vita. E la scrittura.

E poi ricorda sempre che, se il blocco dello scrittore non riesci davvero a superarlo, posso sempre darti una mano io.

Donatella Briganti
Donatella Briganti

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