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Giornalismo e ghostwriting: possono andare d’accordo?

Apparentemente così lontani, questi due mondi hanno in comune il loro aspetto fondamentale e più romantico: la scrittura.
Ecco perché mi piacciono entrambi. Sono una giornalista e quello che amo della scrittura è sì, a volte, quel linguaggio barocco che riesce ad arricchire anche la descrizione della più semplice azione quotidiana, ma adoro soprattutto quella leggerezza che rende comprensibile a chiunque anche la più difficile operazione tecnica.
Mi piace quella sfida di poter capire e tradurre tutto in linguaggio leggero e facile.
Mi piace l’idea di poter scrivere anche lunghe pagine di infinite parole che però sono così accessibili da riuscire a scorrere una dopo l’altra senza fatica.
Voglio che il lettore riesca a capire ogni parola, riesca ad interessarsi a ciò che scrivo, spiego, descrivo arrivando fino all’ultima frase.
Italo Calvino, nelle sue Lezioni americane, aveva intuito trent’anni fa che se la tecnologia tende verso la leggerezza, anche il linguaggio forse può farlo. In effetti a volte sono proprio quegli attimi leggeri a fare la storia della letteratura. Basti pensare alla luna a cui si rivolge Leopardi. Che poesia, che magia…in tanta semplicità!
Nel giornalismo si traduce la realtà offrendola al lettore/fruitore in modo chiaro e semplice, almeno così dovrebbe essere. Ci si mette la firma, la faccia, la voce…l’identità, anche se si persegue un giornalismo americano, con descrizione oggettiva dei fatti.
Nel ghostwriting ci si annulla della propria identità per entrare nell’identità di qualcun altro, un po’ come fanno gli attori. Non firmi, non esisti se non in quel testo che hai elaborato. E fai esistere qualcun altro che altrimenti resterebbe nell’ombra o non esisterebbe affatto, perché per mancanza di tempo o capacità rinuncerebbe a scrivere di sé, della propria storia, magari della propria vita.
Sia il giornalismo sia il ghostwriting danno vita a qualcosa o a qualcuno tramite la scrittura.
La maggior parte delle volte cercando un linguaggio semplice, comprensibile, facilmente accessibile.
Un servizio e un’utilità che amo.
Donatella Briganti

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