Interviste

I Bambini Dharma, abbandonati ma coccolati

 

Un giorno si chiederanno perché. Un giorno realizzeranno le loro ferite, scaveranno nei loro solchi scavati dalla solitudine e dall’abbandono. Dovranno fare i conti con la loro stessa vita e dovranno darsi una risposta, se vorranno andare avanti. Per non impazzire, per non continuare a piangere, per non sentirsi ancora nudi, dentro e fuori. Avranno bisogno, come ne hanno avuto dal primo giorno che l’istinto gliel’ha suggerito, di sentire anche solo per un attimo un’altra pelle appoggiata dolcemente alla loro. Alle loro domande non ci saranno mai delle vere risposte ma forse avranno tra le loro mani ormai grandi un libro firmato “Dharma” a restituire almeno qualche istante di vero amore. Perché quello che magari li ha concepiti, poi li ha abbandonati. Quello che sembrava amore, si è trasformato solo in assenza. In mancanza.

 

Momenti di coccolaggio

Un figlio non dovrebbe vivere ‘senza’, dovrebbe conoscere solo tanti ‘con’. Magari con difficoltà, con fatica, con stanchezza….ma soprattutto con gioia, con dedizione, con pazienza, con comprensione, attenzione e gentilezza. Quella che una mamma e un papà dovrebbero, potendo, donare ogni istante.

‘I Bambini Dharma’ hanno conosciuto invece tanti ‘senza’, ma, grazie solo ai volontari che animano questa associazione bresciana, anche qualche ‘con’. Anche Giovanna Castelli, colei che questa associazione l’ha fortemente voluta e la presiede da quando è nata, nel 2011, deve aver sofferto tanti ‘senza’ ma è riuscita a trasformarli in infiniti ‘con’. Le sue braccia sono quelle dei suoi trecento volontari, i suoi sguardi sono quelli che regalano sorrisi a chi altrimenti avrebbe solo lacrime.

Bimbi che non hanno chiesto di venire al mondo ma che in questo mondo sono stati gettati e abbandonati, costretti ad una vita arrangiata. Bambini maltrattati, tutelati dalla legge e per questo allontanati da genitori irresponsabili, drogati, cattivi o violenti. E quanto devono aver sofferto anche questi ultimi per volere la stessa sofferenza a chi si dovrebbe amare più di ogni cosa!

Bimbi che, grazie a questa associazione, avranno un libro dei ricordi, una valigetta con abiti e calore, avranno degli zii per sempre sulla loro pelle, perché resterà l’effetto di quelle carezze e quegli abbracci che questi zii hanno donato.

 

Anche quando si dona amore ci sono a volte difficoltà ma loro, imperterriti, vanno avanti. Regalano coccole a questi piccoli esseri indifesi, desiderosi d’affetto tanto da accettarlo da chiunque voglia darglielo. E regalano sorrisi che ripagano di ogni singolo abbraccio. Aggrappati alla vita che dovranno imparare a vivere e risemantizzare, un po’ meno soli di come sarebbero se non ci fossero gli zii Dharma. Per fortuna Giovanna c’è sempre, ventiquattro ore su ventiquattro. E per fortuna uomini, donne, giovani e meno giovani, compensano come possono le mancanze che avvolgono questi piccoli. Se hanno da zero a dieci anni, loro possono fare qualcosa. Nei corridoi dell’ASST degli Spedali Civili di Brescia, P.O. Ospedale dei Bambini, e nella Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero di Brescia loro riescono ad innamorarsi di ogni bimbo bisognoso. Alcuni zii Dharma riescono a coccolarli anche a casa propria, dove li ospitano in attesa di affido. Il coccolaggio, come lo chiamano, è vita. Cambiano il pannolino, vestono, cambiano, lavano, portano il necessario…ma regalano loro soprattutto quello che spesso il personale ospedaliero, per quanto preparato ed efficiente, non ha nemmeno il tempo di dare: coccole, coccole, coccole.

 

La presidente Giovanna Castelli

Perché senza amore non si vive. E non così per dire. I bambini, anche se vestiti, lavati e nutriti, senza coccole, senza amore…si lasciano morire. Vanno in una sorta di depressione che li porta a debilitarsi fino a morire. Senza amore muoiono prima dentro e, morti dentro, non vogliono più vivere nemmeno fuori.

Harlow lo aveva provato sui cuccioli di macaco, Renè Spitz lo aveva provato sui bimbi di un orfanotrofio e altri esperti lo hanno poi riconfermato che è proprio così, ‘senza’ si muore.

“Adesso seguiamo anche un bimbo di pochissimi mesi”, confida, tra l’altro, Giovanna. “Abbandonato e malato, nato prematuro, ma noi siamo lì con lui e, quel filo di voce che ha, appena ci vede, la tira fuori più che può. Ci chiama. E, una volta tra le nostre braccia, sorride. Che grande regalo fa lui a noi!”.

Nonostante gli ostacoli, la burocrazia, le leggi, le procedure che a volte aumentano i ‘senza’ privando questi piccoli esseri umani di altri ‘con’, lei e i volontari-zii ci sono, allargano le loro braccia, aprono le porte delle loro case e del loro cuore, facendolo battere all’unisono con quello dei bambini Dharma.

Queste minuscole creature dovrebbero vivere cuore a cuore con la mamma e con il papà. Ma se i genitori non possono, non vogliono o non riescono ad amarli, ecco le coccole degli zii di questa importantissima associazione, ‘I BAMBINI DHARMA’.

In fondo donano, automaticamente ricevendone, amore. Ed è tutto quello di cui hanno bisogno per vivere una storia vera, quella della loro stessa vita.

 

Donatella Briganti

 

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